Per tutti i lavoratori dipendenti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 è prevista una riduzione contributiva dell’aliquota previdenziale IVS pari:
– al 2%, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima;
– al 3%, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.
Possono accedere al beneficio i lavoratori, già in forza o che verranno assunti nel corso del 2023, subordinati, sia nel settore pubblico che privato.
La riduzione è stata estesa anche agli apprendisti.
Restano esclusi i rapporti di lavoro domestico e non è subordinato al possesso del DURC da parte del datore di lavoro.
L’esonero è cumulabile con gli sgravi contributivi previsti dalla legislazione vigente.
Nel caso di corresponsione mensile in busta paga dei ratei di tredicesima, fermo restando il limite riferito alla retribuzione ordinaria, la riduzione sarà applicabile ai ratei solo se questi risultino di importo non superiore a 224 euro (2.692/12), ovvero di 160 euro (pari all’importo di 1.923 euro/12).
Nelle ipotesi di mensilità ulteriori rispetto alla tredicesima mensilità (ossia la quattordicesima mensilità ), la riduzione contributiva trova applicazione solo nel caso in cui l’ammontare della quattordicesima mensilità o dei suoi ratei, sommato/sommati alla retribuzione imponibile, non ecceda il massimale di retribuzione mensile previsto per la legittima applicazione delle due riduzioni.
Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche