Solo ostacoli oggettivi e incolpevoli possono superare la presunzione di conoscibilità prevista dalla legge. Lo sa bene un dipendente comunale che ha avanzato (tardivamente) impugnazione al licenziamento per inidoneità assoluta e permanente al lavoro. Infatti la comunicazione di licenziamento, ricevuta dalla madre convivente che l’ha tenuta nascosta al figlio per preservarlo emotivamente anche in virtù del suo stato di salute, deve essere considerata, secondo l’ordinanza n. 15987 del 15 giugno 2025 della Suprema Corte di Cassazione. comunque legalmente e validamente conosciuta. Infatti, sostengono gli “Ermellini”, la scelta della madre di non comunicare la risoluzione al figlio resta circoscritta alla sfera soggettiva e familiare del destinatario e non integra un impedimento oggettivo idoneo a superare la presunzione legale.
Pertanto deve considerarsi intervenuta la decadenza per decorso dei termini di legge.









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