Deduzione assunzione lavoratori: le ultime novità

Il Governo è intervenuto sulla norma che ha istituito la cd. “maxi deduzione” per l’assunzione di lavoratori con contratti a tempo indeterminato con due separati provvedimenti: il DL n. 84/2025 e il DM 27 giugno 2025 intervengono sull’applicazione della disciplina nel caso di gruppi di imprese escludendo da un lato le imprese collegate e, dall’altro, precisando la modalità di calcolo dell’incremento occupazionale al netto dei decrementi occupazionali, sempre all’interno del gruppo di imprese.

Specificamente il DL n. 84/2025 ha rivisto la definizione di “gruppo di imprese”, escludendo le società “collegate” dal novero di imprese da considerare a tali fini mentre il DM 27 giugno 2025 del MEF e MLPS, ha reso un’interpretazione più analitica del omma 8 dell’art. 5 del DM 25 giugno 2024, al fine di evitare incomprensioni nell’applicazione pratica della disposizione che impone di dover considerare l’incremento occupazionale al netto delle diminuzioni occupazionali verificatesi nell’ambito del gruppo di società.

Come si ricorderà, al fine di incentivare le assunzioni e, più generalmente, gli investimenti in capitale umano, l’art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023, prevedeva, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 (anno 2024 per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno civile), agevolazioni fiscali a favore di imprese e lavoratori autonomi per le nuove assunzioni di dipendenti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

In particolare, si prevedeva l’ammissione in deduzione del costo del personale di nuova assunzione, maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20% del costo riferibile all’incremento occupazionale, portando, di fatto, il costo del lavoro al 120% del suo valore originale.

Inoltre, era consentita una deduzione massima del 130% (a fronte di un’ulteriore deduzione del 10%, per cui, di fatto, la maggiorazione è complessivamente pari al 30%) in presenza di nuovi assunti a tempo indeterminato rientranti nelle categorie di lavoratori meritevoli di maggior tutela.

Successivamente l’art. 1, commi 399 e 400 della Legge n. 207/2024 (Legge di Bilancio 2025) ha prorogato l’agevolazione ai 3 periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2024, ossia al 2025, 2026 e 2027 per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare.

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